Nei gloriosi anni '60 era l'osteria dei grandi artisti attratti da luoghi così appartati, caratteristici e con I tavolini in campo. Oggi rimane un piacevole luogo di incontro, frequentato spesso dai ricercatori delle vicine sedi universitarie, che offre vini, formaggi e salumi friulani e altre specialità come gli gnocchi di pane e San Daniele o il frico croccante. Leggendo alcune presenze del menu (malloreddu, porcheddu, coniglio al mirto) vi potrebbe venire il sospetto che il cuoco sia sardo. Infatti, lo è.